di Elisa Heusch
Una delle iniziative più intraprendenti di questo periodo di cosiddetta “FASE2” post quarantena è senza dubbio quella che è stata realizzata da un gruppo di artisti livornesi che hanno voluto richiamare l’attenzione della collettività sull’arte e sulla sua battuta d’arresto, attraverso il progetto dal nome “#io_manifesto”.
Tutto e’ partito intorno a fine maggio, con una serie di affissioni di opere artistiche sopra gli spazi solitamente adibiti ai manifesti pubblicitari in Piazza Magenta, in una sorta di mostra d’arte a cielo aperto, donata gratuitamente alla città e fruibile da chiunque.
Dipinti, collage, disegni raffiguranti importanti personaggi livornesi come Piero Ciampi e Modigliani, fotografie di uomini e bambini che indossano mascherine, anche in chiave ‘rivisitata’ e molti altri diversi soggetti che incorniciano il verde della piazza attirando l’attenzione.
Perfino l’Assessore alla Cultura Simone Lenzi, nonostante l’iniziativa non fosse stata inizialmente autorizzata dall’Amministrazione comunale, ha espresso personalmente in un’intervista il proprio apprezzamento per la realizzazione di quella che si è rivelata – a sorpresa – una mostra strepitosa, in grado di restituire nuovo vigore all’Arte, in questo pesante momento di stop obbligato, durante il quale tutte le manifestazioni culturali sono state sospese a causa dell’emergenza sanitaria.
Tant’è vero che lo stesso Lenzi ha invitato gli autori di tale iniziativa, che durante i primi giorni erano rimasti anonimi, ad “uscire allo scoperto”.
Questo l’elenco degli artisti intervenuti:
Fabio Leonardi
Filippo Ascione e Andrea Zucca
Valentina Restivo
Filippo Boccini
Bananablu adv
Paolo Ciriello
Fulvio Pucci
Libertà
Studio 70m2
Chiara Cunzolo
Patrizia Tonello
Francesco Levy
Giulia Oblo
Michael Rotondi
Riccardo Bargellini
L’idea è partita dallo studio di architettura “70m2”, che ha ideato ed organizzato il format e chiamato i vari artisti a dare il loro contributo, come ha rivelato Marco Lulli, che ne fa parte insieme a Marta Righeschi e Lucia Posarelli.
“Il momento era cupo, l’Arte avrebbe dato bellezza alla piazza. Abbiamo quindi contattato una serie di persone che conoscevamo per assegnare a ognuno un cartellone da interpretare a proprio piacimento seguendo un tema che avevamo imposto (“L’arte come segno positivo al tempo del Coronavirus”). Ecco che artisti, fotografi, grafici e creativi si sono messi all’opera. Abbiamo fatto tutto in pochi giorni e, per evitare tempi troppo lunghi, abbiamo deciso di attaccare i manifesti senza chiedere il permesso al Comune. Stabilito il giorno di “attacco”, abbiamo fatto la nostra azione di sera. In poco tempo la piazza è stata riempita e le opere attaccate.”
Come recita poi l’etichetta “Tu manifesti” su uno dei tabelloni, è stato lasciato spazio anche agli altri, alle persone comuni che si sentano di esporre un loro contributo comunicando le proprie idee – sono stati a tal proposito appesi alcuni disegni realizzati da bambini, che rendono l’idea del particolare periodo che stiamo vivendo e del loro percepire le attuali problematiche collettive (vedi la tematica del clima).
Ma, visto l’apprezzamento e il successo di questa prima “rassegna d’arte a cielo aperto”, l’iniziativa e’ proseguita in questi ultimi giorni, con l’affissione di altre nuove opere da parte di alcuni di questi artisti sulle vetrate della baracchina ex “Tiburon”, lungo il Viale Italia, ormai da una decina d’anni in totale stato di abbandono ed incuria.
Il nobile scopo è sempre lo stesso: regalare alla città di Livorno una nuova mostra a cielo aperto, abbellendo spazi vuoti e abbandonati e riappropriandosene per l’intera collettività.
Hanno preso parte a questo secondo intervento cinque degli artisti sopra citati: Valentina Restivo (che sempre si sofferma sui volti e le famiglie), Filippo Boccini (che ha messo in campo il tema del mare), Giulia Oblo (che ha dipinto Anna Franchi e Mamma Franca), Michael Rotondi (che ha rappresentato due istituzioni per la fede amaranto della città , quali Protti e Lucarelli) e Libertà (con le sue potenti rappresentazioni simboliche).
ALCUNI SCATTI DELLA MOSTRA A CIELO APERTO DI ELISA HEUSCH
Un’iniziativa a mio avviso davvero meritevole, che rivela quanto l’ingegno artistico di alcune persone possa restituire una visione positiva in un momento difficile, dando valore aggiunto ad alcuni scorci della nostra città, che altrimenti in questo periodo non avrebbero avuto niente da esprimere se non vuoto e incuria.